In fase conclusiva la vendita degli LCN 20, 45 e 55 del gruppo Retecapri?

Forse è la volta buona. Della collocazione sul mercato dei preziosi asset quale fornitore di servizi media audiovisivi nazionale con associati importanti logical channel number (LCN) abbiamo parlato in molte occasioni su queste pagine.
Stavolta, però, potremmo esserci; perlomeno per quanto concerne le numerazioni 45 e 55, che rumors di settore vorrebbero in procinto di accasarsi presso la Sony Pictures Television (l’editrice di Axn, per intenderci). L’accordo potrebbe  essere sottoscritto entro domani, oppure al più tardi entro la prima settimana di gennaio e la cifra, secondo il quotidiano Italia Oggi, che ha confermato la trattativa, si aggirerebbe sui 12 mln di euro per entrambi gli LCN. Più oscura invece la negoziazione per l’importante LCN 20, che vedrebbe impegnato un “importante gruppo televisivo” (Sky? Discovery? Mediaset? Viacom?) pronto a sborsare una somma di 14 mln di euro. Tuttavia, l’alienazione delle autorizzazioni nazionali più importanti, se da una parte risolverebbe molti problemi finanziari alla società titolare, ne precluderebbe lo sviluppo dell’attività editoriale in ambito nazionale, posto che i restanti titoli all’esercizio non risultano collocati in archi o blocchi particolarmente appetibili (fatto salvo il 66). (E.G. per NL)
Fonte : Newslinet

ECONOMIA Mediaset, Vivendi al 26%. Pier Silvio Berlusconi ai dirigenti: “Qui siamo e qui rimaniamo”

La famiglia Berlusconi spiega che non intende cedere: ”Io, mio padre e la mia famiglia non arretriamo di un passo. Noi siamo qui e qui rimaniamo”

La famiglia Berlusconi spiega che non intende cedere: ”Io, mio padre e la mia famiglia non arretriamo di un passo. Noi siamo qui e qui rimaniamo”Si fa sempre più dura la battaglia tra Mediaset e Vivendi con il gruppo di Vincent Bolloré che ha annunciato di tenere oltre il 25% del capitale e che l’obiettivo è di arrivare al 30%.  Ma la famiglia Berlusconi spiega che non intende cedere: ”Io, mio padre e la mia famiglia – assicura l’ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi nel consueto brindisi natalizio con i dipendenti – non arretriamo di un passo. Noi siamo qui e qui rimaniamo”.  Anche il fondatore, Silvio Berlusconi, ostenta sicurezza e si è detto “sereno” sulla scalata. Dapprima con una battuta: “Vuole che alla mia età ci sia qualcosa che ancora mi preoccupa?”, ha dichiarato. Poi entrando nel merito: “Molti nostri soci – ha aggiunto  – vogliono difendere il principio di italianità del primo gruppo di comunicazioni italiano: per questo motivo sono abbastanza sereno”. Esposto all’AgCom Il Cda di Mediaset, riunitosi nel pomeriggio di ieri, ha deliberato di presentare esposto all’AgCom in cui segnala l’illegittimità della condotta di Vivendi “in violazione della disciplina di settore” e in particolare “dell’art. 43 comma 11 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici”, (è l’articolo sulle posizioni dominanti) oltre al “possibile ostacolo alle strategie di sviluppo di Mediaset in ragione del collegamento incrociato con Telecom Italia”. Alfano: molto preoccupato, vicenda riguarda sistema italiano Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, si è detto “molto preoccupato” per le mosse di Vivendi su Mediaset. “Questo è qualcosa che riguarda tutto il sistema italiano, e non solo una società” ha detto Alfano, che parlava in una conferenza tenuta a Parigi con il suo omologo francese Jean-Marc Ayrault.

Tv. Vivendi arriva al 20% di Mediaset: ora potrà entrare nel cda

Un nuovo comunicato stampa telegrafico della francese Vivendi annuncia il raggiungimento di quel 20% del capitale Mediaset che era l’obiettivo annunciato del gruppo solo tre giorni fa; adesso, la media company guidata da Vincent Bolloré, può entrare nel cda del Biscione.
Da Cologno hanno reagito, come già noto, per vie legali, presentando un esposto alla Procura di Milano che ha aperto un’indagine per aggiotaggio a carico di ignoti; nel frattempo, anche l’ex premier Silvio Berlusconi ha fatto sentire la sua, sottolineando che sulla questione “c’è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”; riguardo all’aumento delle partecipazioni, la situazione è complicata dal fatto che Fininvest, di fatto, ha raggiunto il limite di titoli acquistabili in un anno prima che scatti l’obbligo di Opa ed è quindi bloccata fino ad aprile 2017. Nel frattempo, per Vivendi, il 20% è più che sufficiente per convocare un’assemblea e ottenere una rappresentanza all’interno del cda: per questo pare, secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, che gli avvocati del Biscione stiano lavorando alla possibilità di chiedere “a un giudice ordinario un provvedimento d’urgenza per bloccare i diritti di voto in capo a Vincent Bolloré sulla scia della denuncia già presentata”. Alcuni segnali, oltretutto, arrivano dal governo appena insediatosi, attraverso il Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda, il quale ha dichiarato che “il governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione”; vista la precaria posizione dell’esecutivo (che al Senato ha ottenuto una fiducia un po’ risicata con soli 169 voti) la questione potrebbe finire per avere ripercussioni politiche serie, visto che Forza Italia potrebbe fornire un utilissimo supporto con i suoi 50 deputati e 42 senatori, in cambio del supporto a Mediaset. Si parla anche del possibile soccorso di soggetti terzi sul mercato e già iniziano a circolare nomi vicini ai Berlusconi, come la famiglia Doris. In ogni caso, il titolo Mediaset continua a salire, registrando un altro +1% e riflettendo le speculazioni secondo le quali Vivendi tenterà presto di riprendere la scalata, per avvicinarsi il più possibile al 30%, ipotesi che da Parigi rifiutano di commentare. (E.V. per NL)

Sony sbarca sul digitale terrestre free con due canali ma anche…

Secondo MF – Milano Finanza anche Viacom, che sul digitale terrestre fa registrare uno share dello 0,77% con Paramount Channel, sta studiando il lancio di un nuovo canale in chiaro per il target maschile.

Ma le novità non sarebbero finite. Secondo le indiscrezioni Discovery Italia, proprietaria già del canale 9 e real time, sarebbe in trattativa con Retecapri per l’acquisto della lcn 20 per il lancio di un nuovo canale free sportivo.

fonte : tgyou24